Le bocce, o anche gioco delle bocce, sono un insieme di sport che regolamentano il lancio di sfere rigide in materiale metallico o sintetico, dette appunto bocce, con lo scopo di raggiungere o affiancare una sfera dal diametro inferiore, detto pallino oppure boccino. Il gioco delle bocce è diffuso in tutti e 5 i continenti per un totale di oltre 110 nazioni. Il termine italiano “bocce” è stato adottato dalla federazione mondiale poiché il primo regolamento, poi rinnovato, fu pubblicato su un manuale da Raffaele Bisteghi nel 1753. Questo sport è suddiviso in differenti specialità, delle quali le più diffuse sono la raffa, il volo (o boule lyonnaise), la pétanque e il bowls (o bocce sull’erba). A seconda della specialità cambiano alcune regole del gioco e il materiale delle bocce ma, nella prova tradizionale, sono tutte accomunate da un obiettivo principale: posizionare, secondo le regole del gioco, la propria boccia il più possibile vicino al pallino. Da metà degli anni 80 dello scorso secolo, sono state introdotte delle nuove prove, dette prove alternative, (tiro di precisione, tiro progressivo e punto tiro alternato) in cui l’obiettivo cambia a seconda della prova presa in considerazione.
Il bridge è un gioco di carte, diffuso a livello mondiale, di cui si organizzano tornei, nazionali e internazionali, campionati mondiali e olimpiadi: ogni giorno vengono organizzate numerosissime competizioni di bridge duplicato a vari livelli, dai piccoli tornei serali nei club ai campionati nazionali e mondiali. Giocato da quattro giocatori che formano due coppie contrapposte, il gioco è composto di due fasi, la dichiarazione (o licitazione) e il gioco della carta. La dichiarazione termina con un contratto, vale a dire con l’impegno da parte di una delle due coppie di conseguire un determinato numero di prese (sottintendendo la base minimale di 6 prese), presupponendo che un determinato seme sia assunto come briscola (atout) oppure che si giochi senza briscola (in francese: sans atout – abbreviato SA, in inglese: no trumps – abbreviato NT), in base al valore convenzionale dato alle singole carte. Le regole del gioco sono simili a quelli di altri giochi “a prese” (come per esempio il tressette) con la particolarità che il giocatore che si è aggiudicato il contratto muove anche le carte del compagno (detto morto) che sono distese sul tavolo e visibili a tutti. Può essere giocato nella forma di partita libera (Rubber Bridge) o in quella di bridge duplicato, utilizzata nelle gare fra coppie o fra squadre di due coppie. Gran parte della popolarità del bridge è dovuta alla forma del “duplicato” che, attraverso appunto la duplicazione delle smazzate, consente di organizzare competizioni in cui i giocatori si confrontano sulle stesse distribuzioni di carte in modo che il ruolo della fortuna venga sensibilmente ridotto.