Il tennis, derivato dall’antica pallacorda, è uno sport della racchetta che vede opporsi due o quattro giocatori (due contro due nella specialità del doppio) in un campo da gioco diviso in due metà da una rete alta 0,914 m al centro e 1,07 m ai lati.
È considerato uno sport completo e armonico, sebbene fisicamente asimmetrico perché un braccio viene escluso dal movimento del corpo, che richiede ottime capacità fisiche (coordinazione, velocità e resistenza sulla distanza) e mentali (tecnica nei colpi, tattica, visione di gioco, riflessi e intuito).
I giocatori utilizzano una racchetta da tennis, con lo scopo di colpire la pallina. In passato le racchette avevano un telaio in legno, successivamente in leghe leggere, ora in grafite pura o mista a kevlar, fibra di vetro, tungsteno o basalto,[1] con una corda monofilamento congiunta in diversi punti del telaio, in modo da formare una rete. Lo scopo del gioco è colpire la palla per far sì che l’avversario, posto nell’altra metà del campo da gioco, non possa ribatterla dopo il primo rimbalzo (l’obbligo del primo rimbalzo è solo in risposta alla palla messa in gioco dalla battuta dell’avversario, nelle altre fasi del gioco è consentito ribatterla anche al volo).